Sono arrivata al sito del Dott. Massimo Citro ed ho pensato di condividere questa informazione che per l'Italia è sicuramente una novità mentre in Russia (secondo quanto mi ha riferito un'amica) è un metodo in uso da tempo. Il Dott. Citro ha tenuto conferenze con il Dott. Masaru Emoto. Santina
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http://www.idras.org/?p=9
TFF
Il Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) è stato scoperto dal Dott. Massimo Citro nel 1990. La metodica consente di trasferire proprietà farmacologiche per via elettromagnetica. Attraverso particolari circuiti elettronici, si possono ottenere su diversi substrati biologici gli effetti di un medicinale senza doverlo somministrare. Invece di molecole (in forma di compresse, gocce, fiale…), il paziente riceve impulsi, frequenze (in forma di onde elettromagnetiche), vale a dire le informazioni riguardanti al medicinale, alle quali l’organismo risponde come in presenza di quel farmaco. Quel che viene trasferito è il codice della sostanza. La teoria che sottende il TFF è quella “del Codice Primo e dei campi informati”
LA RICEZIONE
Quando la cellula riceve il segnale del farmaco, si comporta come se ricevesse la molecola. È plausibile che entrambi agiscano sui recettori cellulari. Il classico modello “chiave-serratura” spiega come la molecola possa agire sul suo recettore, come una chiave nella propria serratura. La porta può aprirsi anche senza chiave, se si dispone di un telecomando che invia la frequenza appropriata per quel recettore: la porta si apre in entrambi i modi. È quel che succede inviando il segnale attraverso il TFF.
CODICE PRIMO
La Teoria del Codice Primo, elaborata da Massimo Citro, prevede per ogni sostanza e per ogni corpo fisico l’esistenza di un codice che riassuma tutte le informazioni atte a definire quel corpo o sostanza. Come un codice a barre, Codice Primo è l’essenza dell’oggetto, poiché racchiude informazioni riguardanti la forma e la struttura di quel corpo, le sue caratteristiche, le sue proprietà, le funzioni…insomma l’identità. Codice Primo è la carta d’identità, l’impronta digitale della sostanza. Codice Primo ha tre importanti funzioni: plastica, omeostatica e comunicativa.
1) È il progetto indispensabile per la costruzione di ogni corpo fisico, la mappa dalla quale il corpo trae i propri riferimenti strutturali. Esso ordina le molecole (e altresì le cellule) imprimendo loro un ritmo affinché si aggreghino nella forma prevista, ognuna al proprio posto.
2) Mantiene la materia confinata nella forma preservandone l’identità, impedendo che il corpo si disgreghi o si trasmuti in altro.
3) Perturba il campo di quel corpo fisico, che ne rimane informato (nel campo è possibile ritrovare tutte le informazioni del codice). Attraverso i propri campi informati, corpi diversi possono comunicare tra loro, con interazioni a breve o lungo raggio.
È dunque possibile veicolare le informazioni contenute nel campo su un’onda portante che, opportunamente amplificata, trasferisca a un altro corpo le informazioni del primo. Nel caso di un farmaco, le informazioni trasferite possono produrre sul corpo che le riceve gli stessi effetti farmacologici del medicinale.
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LA SCIENZA DELL'INVISIBILE
Fisica e medicina tra materia e spirito
Massimo Citro
Senza bisogno di contatto fisico le molecole scambiano tra loro segnali di natura elettromagnetica ed elastica, che sono informazioni .
Dalle basi della fisica dell'invisibile l'autore parte per condurre il lettore in un affascinante viaggio tra fisica, medicina vibrazionale, spiritualità e filosofia. È un percorso intellettualmente stimolante, che chiarisce finalmente in modo semplice, ma non semplicistico, le connessioni tra le ultime scoperte della fisica e le visioni sciamaniche o orientali della realtà, quelle visioni che riguardano l’invisibile e che normalmente la scienza ignora o disconosce.
Ampie panoramiche dunque su teorie delle superstringhe, campi morfogenetici, memoria dell’acqua, cristalli di Emoto, teoria dei biofotoni di Popp, atomi magnetici di Ighina e molte altre interpretazioni della realtà sottile, sino ad approdare al Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) messo a punto proprio dall’autore in questi anni di studio.
Con il TFF si trasmettono ad un paziente le informazioni frequenziali di un farmaco (antibiotico, antinfiammatorio ecc.) sotto forma di acqua informatizzata con quelle vibrazioni, o direttamente attraverso un cavo, anziché dover sottoporre il paziente stesso all’assunzione del farmaco. In questo modo si ottengono gli stessi risultati eliminando gli effetti collaterali legati ai medicinali, dato che le cellule sono in grado di recepire solo le informazioni positive che servono loro, tralasciando quelle nocive.
La rivoluzione nella somministrazione dei farmaci qui presentata permette una svolta di non poco conto verso una medicina senza effetti collaterali, con una maggiore efficacia e un minor costo per l’individuo e la società. In questo senso è quindi rivolto a tutti.
Non si tratta del solito testo che rimastica nozioni di fisica quantistica in modo superficiale cercando di applicarle ad interpretazioni della realtà di tipo induista o buddista, ma di un’opera concreta, che condensa un lavoro pluriennale basato sugli studi dei più importanti ricercatori delle università di mezzo mondo.
Una sorta di italiano What the bleep do we know!?
Dal web
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http://www.idras.org/?p=9
TFF
Il Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) è stato scoperto dal Dott. Massimo Citro nel 1990. La metodica consente di trasferire proprietà farmacologiche per via elettromagnetica. Attraverso particolari circuiti elettronici, si possono ottenere su diversi substrati biologici gli effetti di un medicinale senza doverlo somministrare. Invece di molecole (in forma di compresse, gocce, fiale…), il paziente riceve impulsi, frequenze (in forma di onde elettromagnetiche), vale a dire le informazioni riguardanti al medicinale, alle quali l’organismo risponde come in presenza di quel farmaco. Quel che viene trasferito è il codice della sostanza. La teoria che sottende il TFF è quella “del Codice Primo e dei campi informati”
LA RICEZIONE
Quando la cellula riceve il segnale del farmaco, si comporta come se ricevesse la molecola. È plausibile che entrambi agiscano sui recettori cellulari. Il classico modello “chiave-serratura” spiega come la molecola possa agire sul suo recettore, come una chiave nella propria serratura. La porta può aprirsi anche senza chiave, se si dispone di un telecomando che invia la frequenza appropriata per quel recettore: la porta si apre in entrambi i modi. È quel che succede inviando il segnale attraverso il TFF.
CODICE PRIMO
La Teoria del Codice Primo, elaborata da Massimo Citro, prevede per ogni sostanza e per ogni corpo fisico l’esistenza di un codice che riassuma tutte le informazioni atte a definire quel corpo o sostanza. Come un codice a barre, Codice Primo è l’essenza dell’oggetto, poiché racchiude informazioni riguardanti la forma e la struttura di quel corpo, le sue caratteristiche, le sue proprietà, le funzioni…insomma l’identità. Codice Primo è la carta d’identità, l’impronta digitale della sostanza. Codice Primo ha tre importanti funzioni: plastica, omeostatica e comunicativa.
1) È il progetto indispensabile per la costruzione di ogni corpo fisico, la mappa dalla quale il corpo trae i propri riferimenti strutturali. Esso ordina le molecole (e altresì le cellule) imprimendo loro un ritmo affinché si aggreghino nella forma prevista, ognuna al proprio posto.
2) Mantiene la materia confinata nella forma preservandone l’identità, impedendo che il corpo si disgreghi o si trasmuti in altro.
3) Perturba il campo di quel corpo fisico, che ne rimane informato (nel campo è possibile ritrovare tutte le informazioni del codice). Attraverso i propri campi informati, corpi diversi possono comunicare tra loro, con interazioni a breve o lungo raggio.
È dunque possibile veicolare le informazioni contenute nel campo su un’onda portante che, opportunamente amplificata, trasferisca a un altro corpo le informazioni del primo. Nel caso di un farmaco, le informazioni trasferite possono produrre sul corpo che le riceve gli stessi effetti farmacologici del medicinale.
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LA SCIENZA DELL'INVISIBILE
Fisica e medicina tra materia e spirito
Massimo Citro
Senza bisogno di contatto fisico le molecole scambiano tra loro segnali di natura elettromagnetica ed elastica, che sono informazioni .
Dalle basi della fisica dell'invisibile l'autore parte per condurre il lettore in un affascinante viaggio tra fisica, medicina vibrazionale, spiritualità e filosofia. È un percorso intellettualmente stimolante, che chiarisce finalmente in modo semplice, ma non semplicistico, le connessioni tra le ultime scoperte della fisica e le visioni sciamaniche o orientali della realtà, quelle visioni che riguardano l’invisibile e che normalmente la scienza ignora o disconosce.
Ampie panoramiche dunque su teorie delle superstringhe, campi morfogenetici, memoria dell’acqua, cristalli di Emoto, teoria dei biofotoni di Popp, atomi magnetici di Ighina e molte altre interpretazioni della realtà sottile, sino ad approdare al Trasferimento Farmacologico Frequenziale (TFF) messo a punto proprio dall’autore in questi anni di studio.
Con il TFF si trasmettono ad un paziente le informazioni frequenziali di un farmaco (antibiotico, antinfiammatorio ecc.) sotto forma di acqua informatizzata con quelle vibrazioni, o direttamente attraverso un cavo, anziché dover sottoporre il paziente stesso all’assunzione del farmaco. In questo modo si ottengono gli stessi risultati eliminando gli effetti collaterali legati ai medicinali, dato che le cellule sono in grado di recepire solo le informazioni positive che servono loro, tralasciando quelle nocive.
La rivoluzione nella somministrazione dei farmaci qui presentata permette una svolta di non poco conto verso una medicina senza effetti collaterali, con una maggiore efficacia e un minor costo per l’individuo e la società. In questo senso è quindi rivolto a tutti.
Non si tratta del solito testo che rimastica nozioni di fisica quantistica in modo superficiale cercando di applicarle ad interpretazioni della realtà di tipo induista o buddista, ma di un’opera concreta, che condensa un lavoro pluriennale basato sugli studi dei più importanti ricercatori delle università di mezzo mondo.
Una sorta di italiano What the bleep do we know!?
Dal web