Un paziente assume una compressina di zucchero, credendo che sia un farmaco, ma poi si sente meglio o addirittura guarisce. E’ l’effetto placebo, uno dei fenomeni più misteriosi e controversi, ma ormai universalmente riconosciuto.Negli ultimi decenni, l’effetto placebo è in progressivo aumento e con questo devono fare i conti i produttori di farmaci. Ne sa qualcosa la Merck, il cui farmaco MK-869, che doveva essere la carta vincente per riaffermarsi nel campo degli antidepressivi e battere gli altri due colossi come la Pfizer e la GlaxoSmith & Kline, si è dimostrato meno efficace del placebo. L’MK-869 era stato studiato con meticolosità e doveva essere una molecola innovativa che avrebbe procurato e garantito ai pazienti tanta felicità. Purtroppo per la Merck, negli studi clinici ad essere altrettanto felici erano anche i pazienti che assumevano, a loro insaputa, degli zuccherini.L’effetto placebo non riguarda solo i nuovi farmaci, ma anche molti che sono commercio da tempo e che stanno facendo guadagnare milioni alle aziende produttrici. E’ il caso del Prozac, che recentemente ha fatto delle pessime figure quando è stato confrontato con il placebo. Per quanto riguarda la classe degli antidepressivi, l’effetto placebo è aumentato del doppio rispetto agli anni ’80. In questo momento molte persone si illudono di prendere potenti farmaci antidepressivi ed invece assumono qualcosa che è simile ad una mentina.Da recenti studi, è anche emerso che l’effetto placebo non è uguale in tutte le regioni del mondo. Per esempio, negli anni ’90 il diazepam (Valium) manteneva una certa superiorità nei confronti del placebo sia in Francia sia in Belgio, ma non negli USA. Al contrario, il già citato Prozac era superiore al placebo negli USA, ma lo era molto meno in Europa e nel Sud Africa.
Secondo gli esperti, non sono le medicine ad essere più deboli, ma è l’effetto placebo ad essere più forte. Comunque, rimane il fatto che un numero sempre maggiore di farmaci non supera il confronto con gli zuccherini.
Un tempo, l’effetto placebo era considerato quasi una turba psicologica, una forma di nevrosi, che colpiva soprattutto i creduloni. Oggi, finalmente, i ricercatori si sono convinti che l’effetto placebo è un fenomeno fisiologico, una risposta normale della nostra psiche.
L’effetto placebo è una straordinaria risorsa che l’uomo possiede per guarire ed è stata sfruttata per millenni dagli antichi medici di tutte le culture del Pianeta. Risorsa per nulla presa considerata dalla moderna medicina materialistica, che invece l’ha sempre derisa. Ma adesso cosa sta succedendo? La coscienza dell’uomo sta cambiando ed è l’effetto placebo a prendersi gioco delle certezza dogmatiche della moderna farmacologia. Evidentemente stiamo diventando tutti più creduloni…
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